Approvato il Recovery plan, il testo integrale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza inviato alle Camere prima della discussione in Parlamento.
Dopo l’approvazione in Consiglio de Ministri e in vista delle comunicazioni alla Camera e al Senato, Palazzo Chigi ha trasmetto il testo del Recovery plan al Parlamento, che sarà ovviamente informato dal Presidente del Consiglio sulla struttura e sulle missioni del Pnrr.
Il testo integrale del Recovery plan e le sei missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il documento si compone di quasi quattrocento pagine nel quale sostanzialmente si programma il futuro dell’Italia. Il PNRR è il treno per salvare l’Italia, Paese in evidente difficoltà già prima dell’emergenza sanitaria. Ora l’Italia ha la possibilità di proiettarsi nel futuro e di recuperare il gap con gli altri paesi europei.
Di seguito il testo integrale del Recovery plan in formato PDF.
Investimenti per 222,1 miliardi di euro
Per il futuro l’Italia mette sul piatto un piano da più di 220 miliardi di euro tra i fondi del Next Generation EU e scostamento pluriennale di bilancio.
“Il Piano si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.
Il Piano italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento chiave del NGEU. Ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile.
Il totale degli investimenti previsti è pertanto di 222,1 miliardi di euro”.
Le riforme
Ma nel PNRR non c’è solo economia. Il piano è accompagnato da una serie di riforme strutturali ritenute necessarie e caldeggiate anche da Bruxelles.
“Il Piano include inoltre un corposo pacchetto di riforme, che toccano, tra gli altri, gli ambiti della pubblica amministrazione, della giustizia, della semplificazione normativa e della concorrenza“.
Le sei missioni del Piano
Come noto il Recovery plan italiano ha sei missioni principali, che poi si articolano in una lunga rete di progetti.
Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura – 49,2 miliardi (Banda ultra-larga, connessione veloce, etc)
Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica – 68,6 miliardi (Economia circolare, trasporto pubblico locale, etc)
Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile – 31,4 miliardi (trasporti ferroviari ad alta velocità e regionali, etc)
Istruzione e Ricerca – 31,9 miliardi
Inclusione e Coesione – 22,4 miliardi
Salute – 18,5 miliardi
PNRR: la premessa del Presidente del Consiglio Mario Draghi
Il testo del Recovery plan si apre con la premessa del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha lavorato duramente e da protagonista alla stesura del piano, prendendo il testimone dal suo predecessore, Giuseppe Conte, e mettendo a punto un piano coraggioso.
Nella sua premessa al Piano Nazionale il premier Draghi riconosce che a pagare il prezzo più alto della crisi sono stati i giovani e le donne, e questo rappresenta senza ombra di dubbio un limite strutturale dell’Italia.
Il Presidente del Consiglio inoltre ha evidenziato come l’Italia, già prima dell’emergenza legata al Covid, abbia perso occasioni importantissime legate alla digitalizzazioni. Occasioni perse che hanno inciso sullo sviluppo del Paese. L’Italia negli ultimi anni non è stata in grado di tenere il passo di molti paesi europei.
Di seguito il testo integrale della Premessa del premier Mario Draghi.